La Dott.ssa Manzini svolge attività di consulenza ed assistenza – sia in via giudiziale sia stra-giudiziale – su supporti materiali (non solo cartacei) contenenti firme, scritture e/o altri elementi alfanumerici apposti attraverso veicoli scrittori di differente composizione (inchiostro, grafite, toner…) nelle lingue del mondo occidentale (italiano, inglese, francese, spagnolo…).
Esame grafico-grafologico volto a stabilire la riconducibilità di una o più scritture (e/o sottoscrizioni) apposta/e su documenti o atti di varia natura ad una specifica mano scrivente.
In caso di falsificazione di un testo olografo o di una firma l’ausilio di un esperto in materia permette di trascendere eventuali somiglianze o differenze riscontrabili icto oculi e di dare giusta valenza alle stesse smascherando abili tentativi di imitazione delle sottoscrizioni altrui ovvero di dissimulazione della propria identità grafica.
Oggetto di contestazione possono essere assegni, fideiussioni, cambiali, polizze assicurative, contratti o qualsiasi altro documento per il quale si abbia il sospetto (o addirittura la certezza) che la firma “apparente” non corrisponda alla propria (o comunque a quella del presunto estensore).
Analisi ad ampio spettro peritale tesa a determinare l’autenticità di una scheda testamentaria. Tale verifica comporta una serie di esami imprescindibili e collegati tra loro:
– rilievi strumentali (esame della carta e dell’inchiostro);
– analisi grafologica del tracciato (a prescindere dalle scritture di comparazione) finalizzata ad una preliminare valutazione del livello di spontaneità e genuinità del grafismo;
– approfondimento dell’anamnesi del testatore (soprattutto in presenza di patografie);
– verifica della coerenza “temporale-anagrafica” del grafismo (esame di estrema rilevanza peritale in caso di retrodatazione di un testamento olografo – come ad esempio nel caso di una scheda testamentaria dolosamente dettata dall’aspirante beneficiario in epoca di conclamata incapacità di intendere e di volere del de cuius inducendolo ad indicare una data diversa ed antecedente a quella della redazione delle sue ultime volontà);
– analisi confrontuale con le scritture autografe del de cuius;
– valutazione dei riscontri in ordine al quesito
Indagine finalizzata all’individuazione della mano che ha vergato missive (o messaggi di vario genere apposti su supporti non necessariamente cartacei) che per vari motivi non contengono alcuna indicazione o firma dell’autore.
Spesso si tratta di scritture fortemente dissimulate o controllate dove i segni di spontaneità sono ridotti al minimo.
Il lavoro del perito in questo caso consiste nell’individuare, nell’ambito delle scritture dei possibili sospettati, quei gesti impercettibili, inconsapevoli e incoercibili ma ad alto indice identificatorio che permettano di risalire alla mano ignota.
Esperienza e prudenza sono prerequisiti cruciali per il buon esito dell’indagine dove somiglianze casuali o segni “generici” possono trarre in errore se non interpretati con la dovuta meticolosità.
Esigenze di automazione e dematerializzazione dei processi hanno portato banche ed aziende a dotarsi di tecnologie che permettano di gestire in digitale quei documenti per i quali si rende necessaria l’apposizione della firma autografa.
Istituti di credito e aziende di servizi possono oggi “identificare” i propri clienti tramite l’analisi biometrica della firma apposta su dei lettori digitali.
La firma che viene apposta sui signature pad non viene analizzata direttamente dal sistema di registrazione ma “catturata” e archiviata per un eventuale utilizzo da parte dei periti in sede di contestazione legale (i quali interpreteranno il dato biometrico contenuto negli archivi sulla base di specifici parametri grafico-grafologici da confrontare con gli specimen depositati).
Verifica della sequenza cronologica con cui due o più scritti (olografi e/o stampati) sono stati apposti su un determinato documento.
In alcuni casi ai fini della validità di un atto può essere determinante conoscere l’ordine sequenziale delle parti manoscritte e/o stampate sullo stesso (ad esempio si può avere interesse a dimostrare che alcune parti presenti su un determinato documento contenente la propria firma autografa siano state aggiunte in un secondo momento e senza l’approvazione del sottoscrittore).
L’indagine grafologica può riguardare l’attribuzione di tele, litografie, serigrafie ecc… ad un determinato artista.
Controversie possono sorgere ad esempio tra galleristi e/o collezionisti d’arte e talune Fondazioni di pittori scomparsi che, non riconoscendo la paternità di un determinato dipinto, ritengono di non poterlo autenticare.